studio visit









Eduardo Rodà



Studio Visit

luogo di transiti

 




























© L’Artista nello studio – Screen shot - 2015 - Archivi Rodà







“Luogo di pensiero e creazione, luogo mentale e luogo in divenire.

La dinamica dei cambiamenti è asservita alle esigenze dello spazio architettonico in cui l’artista evolve quotidianamente, le ulteriori suddivisioni in specifiche sotto zone di lavoro, riflettono in parte il metodo di creazione dell’artista nel suo atelier.

Una visita in atelier annunciata in precedenza, una delle tante studio visit possibili, và preparata, seguendo le specfiche richieste o ragione della visita.

L’interesse del collezionista in questione era portato verso una opera specifica di grandi dimensioni del 2010 e la sua visita era legata anche a ristrettezze di tempo.
L’artista, dunque, non poteva e non voleva tutto mostrare, di conseguenza una selezione di un determinato numero di opere era stata fatta, mettendo l’accento sul prima ed il dopo dell’opera segnalata e da far vedere.

Sulle pareti dello studio erano in mostra le opere dell’ultima serie “dagli scuri cacciati”  che dovevano essere ritirate dal muro, imballate e sistemate nel deposito, per far posto all’opera Wall Monitors .
Un mosaico di sei tele dalle dimensioni varie, complessivamente di tre metri su quattro
venne così installato sulla parete piu lunga dell’atelier, lasciando posto sulla parete laterale piu piccola, alle altre opere scelte.

























© L’Artista nello studio – Screen shot - 2015 - Archivi Rodà




Il grande tavolo di lavoro, sul quale l’artista lavora agli studi preparatori,  veniva spostato, lasciando spazio ai visitatori ed anche l’area che solitamente il pittore usa per lavorare alle tele era lasciato libero per accogliere sotto i riflettori le opere vedette.



























© L’Artista nello studio – Screen shot - 2015 - Archivi Rodà









































© L’Artista nello studio – Screen shot - 2015 - Archivi Rodà





Lo studio nelle sue metamorfosi acquisiva nuove apparenze, la dinamica dei cambiamenti era cosa mentale, poichè si passava da un luogo di creazione intimo e solitario ad un luogo espositivo ed alla presenza in contemporanea di piu persone.

A distanza di una settimana e programmato da un pezzo, il fotografo puntuale all’appuntamento, disponeva nello studio i suoi attrezzi di lavoro, oltre naturalmente al tripiede e all’apparacchio fotografico, le luci e l’ordinatore, venendo ad occupare lo spazio-atelier, liberato da poco dalle opere precedenti.

La configurazione anteriore era stata annullata, le esigenze adesso erano diverse, il mandato era quello di fotografare le ultime opere realizzate.

Il luogo era stato occupato fisicamente ed aveva vissuto dinamicamente i cambiamenti che ogni volta era chiamato a svolgere.
Quello che resta di questi momenti, sono la somma di tanti altri momenti, echi di voci, fantasmi in transito che deambulano su un proscenio in movimento perpetuo.
L’artista ritornando al consueto lavoro, ritroverà la solitudine e la tranquillità atte alla creazione, farà astrazione degli accaduti ed il ciclo continuerà.








AgendARTE

“ POMPEI: una citta’ romana “

Musée des Beaux Arts de Montréal - MBAM
Dal 6 febbraio al 5 settembre 2016

www..mbam.qc.ca      tel. 514- 285 2000

“ Un viaggio nel tempo, alla scoperta di quella che fù la città di Pompei. La vita dei suoi abitanti, dalla sfera pubblica a quella privata, l’arte.
Pompei prospera cittadina romana, luogo di villeggiatura e svago, distrutta da una eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. oggi si rivela ai nostri occhi, in tutto il suo splendore in questa prima mostra importante in Québec, un invito, da non perdere “ E.R.
















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Eduardo Rodà









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SPOTLIGHT del mese





































© Eduardo Rodà – Fac-simile 2 – 1996 - acrilici su tela cm. 51x51x4.5 ciascuno - ©Foto Michel Filion


























Giuseppe Fiore
1931 - 2015

L’Artista Giuseppe Fiore ci ha lasciato il mese di luglio 2015,
Professore all’ UQAM  facoltà arti visive dell’Università montrealese,
quotato artista, era nato in Italia, dopo gli studi all’Accademia di Napoli, aveva raggiunto il Canadà. Le sue opere nei maggiori musei canadesi ed in collezioni private.

Qui un omaggio  di Luis Perron in una intervista di qualche anno fa:                
https://vimeo.com/60262620 
E.R.


























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