Numero Speciale


Numero Speciale
Pubblicato una prima volta il 5 maggio 2010 e dopo aver suscitato un interesse particolare, ripropongo questo numéro « spéciale » all’intenzione di un pubblico più vasto ed avvertito, sperando di delucidare sufficientemente i meccanismi che regolano il mondo dell’arte e la statura del  personaggio che è Gianguido Fucito.

ARTEKA cabinet-conseil










©Gianguido Fucito Artista Multidisciplinare  www.arteka.qc.ca

Arteka è una compagnia indipendente che  offre l’assistenza tecnica su tutte le questioni  relative all’arte.   Dalla sua fondazione nel 1984, Gianguido Fucito agisce in qualità di consulente e consigliere sia in Canada che all’estero presso imprese pubbliche e private, musei, centri d’arte e per tutti quelli che desiderano continuare o incominciare una collezione.                                                                                                                                                                                                 
Arteka offre i seguenti servizi : valutazione d’opere d’arte per l’acquisto, dono alle istituzioni culturali, assicurazione e  vendita, inoltre gestisce  collezioni e catagola  opere d’arte su una base fotografica e numerica.Perchè aver scelto il Sig. Fucito per questa presentazione e breve intervista? Per  la sua disponibilità e conoscenza di generalista-specialista dell’arte ed il desiderio di mettere in evidenza un ex-professore,  che conta nella nostra comunità italiana. Prima di tutto,  Gianguido Fucito da sempre è un artista multidisciplinare appassionato d’arte che per molti anni è stato direttore di varie gallerie in Canada e collaboratore di gallerie  all’estero.  Possiede un’esperienza trentennale sia sul piano nazionale che internazionale. Egli è accreditato dalle autorità canadesi e conosciuto dalle istituzioni culturali in Canada, negli Stati Uniti ed in Europa.




All’inizio degli anni ottanta, mentr’ero ancora un giovane artista alla ricerca di una galleria che potesse e volesse mettere in valore le mie proprie opere, scoprii la  Galleria d’arte Fucito sulla  «Park Avenue» di Montréal. Lo incontrai un po’ piu’ tardi, nel 1988, quand’era direttore della rinomata Galleria Esperanza situata in centro città, sulla via McKay; galleria specializzata in mostre di artisti internazionali. Mostre allestite con grande competenza, che ci fecero  conoscere artisti importanti tra i quali alcuni del Québec (Picasso, Nam June Paik, J-P. Riopelle, Tom Wesselman, Georges Segal, Pedro Friedberg,  Mark Prent… Ulysse Comtois, Guido Molinari, Giuseppe Fiore, tanto per nominarne alcuni).




Dal 1997 alla fine del 2008, Fucito dirige la Galleria Bernard ed in undici anni allestisce ben sessantaquattro mostre, soprattutto di artisti locali, dando una visibilità incontestata all’arte contemporanea di quasi tutte le tendenze. Per non parlare poi dei suoi interventi come conferenziere (arte e design) e  interprete di valori estetici  delle opere esposte. 
Da gennaio 2009, ha ritrovato la volontà di continuare il proprio lavoro artistico dedicandosi inoltre ai servizi offerti da Arteka Cabinet-conseil,  assecondato da Anne-Maria Hamel, esperta fotografa d’opere d’arte, anche lei responsabile di collezioni e di ricerca artistica.





Eduardo Rodà : Signor Fucito, lei si considera un collezionista o un mercante d’arte?
Nessuno dei due, sono piuttosto un amatore d’arte!  Direi di essere soprattutto appassionato del percorso culturale dell’Umanità, fatto questo che mi  porto’ essenzialmente all’arte dopo un periodo di grande interesse scientifico. L’arte mi ha aperto tutti gli orizzonti, ritrovando in essa  la sensibilità, tanto quella dell’artista che quella dello spettatore. Una scoperta che mi  permise una lettura  ed un apprezzamento  delle opere che cercavo ed incontravo sul mio percorso, appunto come amatore d’arte.
Allora, dotato di una nuova coscienza e di una nuova apertura di spirito mi decisi  a mettere insieme i miei risparmi per acquistare alcune opere. La possessione di un’opera d’arte diventa una dichiarazione importante nella vita di ciascuno di noi, in quanto è una scelta personale, sentita, basata sulla propria percezione e direttamente proporzionale alle possibilità monetarie ed alle scelte disponibili.  In fondo l’acquisto diventa una parte di noi stessi, un vero piacere che puo’ durare tutta una vita e rimane un incentivo costante  ed efficace nell’apprezzare la creatività degli artisti. Il mio è stato un percorso formidamile, di grandi scoperte,  che a suo tempo misi a disposizione del pubblico, per mezzo dell’insegnamento, di  mostre, conferenze, brevi pubblicationi e vendite. Le opere acquistate divennero  un po’ la grammatica che mi guidava e mi guida tutt’ora  ad un nuovo sapere. L’opera d’arte, come  affermo’ il grande pittore francese Bonnard, arresta la nozione del tempo!
Eduardo Rodà : Signor Fucito, qual’è il  lavoro che svolge  come  direttore ed esperto d’arte per Arteka cabinet-conseil?
Innanzi tutto seguo una metodologia di lavoro nata dall’esperienza di tanti anni impiegati nel campo artistico. Soprattutto è necessario essere al corrente della situazione artistica del passato e naturalmente di quella contemporanea, cercando di  conoscere e seguire un po’ tutte le tendenze artistiche. Si deve essere al corrente delle fluttuazioni del mercato dell’arte in base all’offerta e alla domanda. Seguire gli artisti piu’ richiesti e capire la nozione estetica del momento. La ricerca è piuttosto lenta, soprattutto per l’accesso alle vendite tanto per quelle nelle gallerie private quanto per quelle pubbliche (vendite all’asta). É d’obbligo  iscriversi ed abbonarsi a varie organizzazioni e alle case d’asta, per poter accedere a delle informazioni indispensabili  atte ad attribuire dei valori alle opere stesse. Diventa essenziale la conoscenza della storia e dell’attualità  dell’arte, che permettono l’analisi adeguata di quello che succede sul mercato stesso. Ci sono delle speculazioni importanti, spesso di breve durata, che portano alcuni artisti a prezzi inverosimili, un po’ come succede  con le azioni borsistiche. L’importante per me è seguire tutte queste indicazioni che mi mettono in sintonia con l’attualità artistica  e con  quella di un passato recente.  Un esercizio  indispensabile per poter  scrutare  meglio il perscorso di artisti piu’ giovani, o alle prime armi e rendermi conto  dove essi si situano in termini estetici, storici e finanziari. Fare una valutazione di un’opera antica, oppure una valutazione di un’opera piu’ recente  di un artista gia’ in via di carriera, diventa un’impresa importante tanto per identificare l’eventuale prezzo  applicabile all’opera, quanto per valutare l’artista nell’ambito contemporaneità.
La ricerca d’informazioni esaustive è un lavoro da certosino. La necessità di ottenere delle informazioni  vere ed  attribuibili all’artista ed all’opera, nel quadro di una donazione o di una vendita privata, è cosa fondamentale onde garantire l’equità tanto all’artista che all’acquirente. Arteka  analizza  collezioni presso Istituzioni ed entità private in occasione di mostre che vengono anche dall’estero, ad esempio la valutazione di circa cinquecento oggetti d’arte presenti alla  mostra « Pompei » al Museo delle Civiltà di Hull , oppure ad una serie di mosaici e di affreschi di Ugo Chiurlya finiti nello stesso Museo,  o  delle Icône di origine russa, eccetera. Recentemente è stata fatta  una valutazione di opere importanti di Guido Nincheri,  o ancora la valutazione di statuette vecchie di  trentasettemila anni  provenienti dai Balzi Rossi (ex-territorio italiano, ora Principato di Monaco). Ci sono poi le richieste di visite d’«atelier» d’artista, onde significare una possibile critica, una referenza storica o definire la possibilità di diffusione ed attribuzione di un giusto valore mercantile delle opere create. Non mancano poi i consigli di conservazione e di restauro. Si raccomanda spesso, come in tutte le cose, di considerare  l’assistenza  di un esperto, prima di avventurarsi in acquisti, senza la dovuta conoscenza, come si fa negli investimenti di ogni genere.
Seguo diversi collezionisti   e devo dire che sono parecchie le persone che incominciarono con una piccola opera, per soddisfare il proprio gusto, senza pretesa, ed oggi si parla già di una collezione, sorprendente no?  Il possesso di un’opera d’arte è un invito costante alla scoperta non solo di un artista, di un’immagine, ma della propria sensibilità e percezione che pian piano diventano immense, straordinarie ed aperte sul mondo. Perché vedere è anche sapere!
Eduardo Rodà : e qualche parola sulle Fiere d’arte? Ad esempio quella di Toronto, come si situa fra quelle del Nord America?
Di Fiere ce ne sono parecchie attraverso il mondo. Quasi ogni capitale importante in Europa, in America ed in Asia,  conta una Fiera d’arte, ma poche sono quelle eccezionali.  In  Nord America, quella di Chicago, che si tiene proprio ora nel mese di maggio, é con quella di Miami fra le piu’ frequentate sia dalle gallerie d’arte che dai visitatori. Nel passato c’e stata anche la Fiera d’arte di Montréal, ma fu sospesa per mancanza  di fondi e di assistenza  del governo. Non contiamo una popolazione numerosa, quindi il supporto del pubblico è molto moderato. Quest’anno abbiamo avuto a Montreal la Fiera delle opere fatte esclusivamente su carta (Papier 10) la frequentazione è stata interessante, tre giornate piene di pubblico, ma quanti acquisti? Difficile dirlo, pero’ le gallerie partecipanti si sono sentite incoraggiate a rivenire l’anno prossimo. Una Fiera che sembra funzionare  bene è quella di Toronto, la quale cerca  di situarsi sempre piu’ sul piano internazionale dove la clientela è grandemente presente. Moltissimi i visitatori e conseguentemente gli acquirenti, parecchi  collezionisti del Québec la frequentano. Spesso la clientela delle Gallerie di Montreal compera delle opere a Toronto presso le stesse gallerie che visitano a Montreal, perché gli acquirenti si sentono incoraggiati dai confronti con tanti altri artisti, ed acquistano. Naturalmente il discorso delle Fiere è un capitolo a parte, esse in fondo aiutano a confermare l’indice del mercato dell’arte, mettendoci anche al corrente delle nuove tendenze artistiche. Per misurare questi avvenimenti nel loro giusto valore, bisognerebbe fare un’analisi della partecipazione, del numero e della qualità delle gallerie tenendo conto degli artisti colà promossi ed esposti, nonché la presenza del pubblico, sia quello curioso che quello collezionista.
La Fiera rimane un avvenimento d’informazione eccellente appunto per la concentrazione sia di gallerie che di artisti sotto lo stesso tetto, quindi uno sguardo in prospettiva sull’attualità, sull’importanza dell’arte, eventualmente anche  sui prezzi  del mercato.
La ringrazio Eduardo per questa breve intervista. Tutto sommato  sono piuttosto un passatore, perchè la vita non è eterna. E continuo a dipingere! Gianguido Fucito.
                     
     
               



















Le foto della ©Galerie Fucito, della © Galerie Bernard e le foto delle opere di ©Gianguido Fucito, sono state concesse gentilmente da © ARTEKA cabinet – conseil.                                                                          
Eduardo Rodà  proscenio170@gmail.com





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