arti visive
Eduardo Rodà
© COLORI - Foto Archivi Rodà
Arti visive ed identità
Valorizzare le arti per creare una forte identità culturale,
italo-canadese.
L’Italia
del xx secolo, è stata segnata da due avvenimenti maggiori: il primo, per la
sua vivacità culturale che va dal Futurismo alla TransAvanguardia che
rappresenta in qualche modo un secondo rinascimento e per l’altro, il fenomeno migratorio, con oltre 20.000,000 d’italiani che
lasciarono l’Italia, per stabilirsi maggiormente nelle Americhe e in Australia,
un esodo senza precedenti; non dimenticando naturalmente le due guerre
mondiali,
Le
comunità d’italiani provenienti da tutta l’Italia, che emigrarono in Canada nel
corso del xx secolo hanno saputo integrarsi alla società che li accolse,
partecipando alla crescita economica, culturale e democratica di questo
vastissimo paese.
Se da una
parte la conservazione di valori tradizionali e di legami familiari stretti, ha facilitato la vita dei
molti nei primi anni d’arrivo in Canada è anche vero che nelle seconde e terze
generazioni di figli d’emigranti, tali legami diventano d’insofferenza verso
tale rigidità e modo di vedere.
Molto
spesso nei giovani le tradizioni vengono scambiate per momenti d’arretratezza e di folklore, per poi
essere integrati nuovamente in parte piu avanti nella loro vita, nel momento
d’educare i figli.
Per creare
una forte identità culturale italo-canadese, oggi non sono piu sufficienti esclusivamente
le tradizioni e la lingua italiana che perde terreno d’attrazione verso le
giovani generazioni.
I modelli
a cui potrebbero ispirarsi i giovani, rimangono distanti e difficili da
reperire, la tradizione orale, viene meno, man mano che quelli di prima o
seconda generazione invecchiano, il tramandare da padre in figlio diventa
sfumato.
Tantissimi
sono stati gli artisti italiani emigrati dall’italia e gli italo-canadesi in
seguito che si sono distinti nel paesaggio culturale canadese tantissimi gli artisti caduti
nell’oblio.
Il fatto di
dovere riuscire nelle società che li ha accolti, li ha in qualche modo
costretti ha misurarsi con gli altri ed eccellere nel proprio campo d’azione
artistica.
I valori
estetici veicolati appartengono alle formazioni artistiche ricevute in Italia
ed adattate ai cambiamenti culturali della società in cui vivono.
Qui
ricordo alcune delle tantissime figure importanti le piu storiche del mondo
dell’arte canadese, d’origine italiana, relative al Québec: Guido Nincheri il
Michelangelo del nord, Joseph Giunta il post-moderno, Giuseppe Fiore il
figurativo, Jaques Palumbo il
numerico, Giuseppe Di Leo il fine disegnatore, Aurelio Sandonato il moderno,
Gianguido Fucito il segnico, Guido Molinari l’astratto e il geometrico, Joseph
Guardo il religioso, Mario Merola il colorista……………………..etc. etc.
©Giuseppe Di Leo Wen Words Fail II , 2007 pencil, colour on paper cm.
168x122
© Gianguido Fucito opera su rame.
Purtroppo,
non esistono dati sufficienti per poter avanzare degli studi piu approfonditi.
Parecchi
anni fà Mauro Peressini Ph.D.
Conservatore al Museo Nazionale
delle Civiltà di Ottawa, per
il programma del sud-est Europa, aveva iniziato un’indagine conoscitiva sugli
artisti provenienti da queste regioni dell’Europa, facendo un ottimo lavoro sul
campo.
Ricordo La mostra “ Presenza” un nuovo sguardo sull’eredità
italo-canadese, curata in parte dallo stesso Peressini, un invito a
visitare il sito. (1)
“Creare cultura significa appropriarsi dei valori
comuni che ci appartengono come comunità, farli propri è crearne di nuovi”.
L’educazione
all’arte ed ha quella prodotta dagli artisti italo-canadesi in Canada diventa
di primaria importanza per creare una forte identità culturale, aprirsi ai
nuovi imperativi estetici quelli
piu contemporani e attuali, ci porterebbe a crescere e accettare il mondo che
cambia, i valori tradizionali sono li per assicurarci delle nostre radici senza
le quali nessuna proiezione nel futuro sarebbe possibile.
Rari sono
i casi di collezionisti italo canadesi che si aprono alle nuove forme d’arte
contemporanee e rari sono coloro che dedicano uno spazio all’arte nelle proprie
dimore anche se esiguo, ma importante, (2)
Tantissimi
sarebbero i modi come iniziare un discorso educativo, per esempio: organizzare
un ciclo di mostre di alto
livello, itineranti attraverso il Canada, nelle città che piu contano una presenza
d’italiani d’origine, come: Montréal, Toronto, Vancouver, Halifax, Québec City,
Hamilton.
Oppure
visitare il Museo Dufresne –
Nincheri e Lo studio Nincheri, situati a Montréal, sono una realtá eccezione, essendo il
primo museo delle Americhe dedicato ad un’artista italiano d’origine. (3)
La pietra
è lanciata, il lavoro da fare sul terreno, enorme.
PER APPROFONDIRE
* (1) PRESENZA
UN NOUVEAU REGARD SUR L’HÉRITAGE ITALO-CANADIEN
Mauro Peressini
*(2) Antonio Penta Collezionista d’Arte – apparso su Pagine
Parole Arte –
5 luglio 2013
*(3) Guido Nincheri – sacro e profano – apparso su Pagine Parole Arte - -
20 luglio 2013
I 5 PIU LETTI su Pagine Parole Arte
* Maria Teresa
Bagnato – giovane architetto a Milano
Artisti, blogosfera……and Dalí
by
Eduardo Rodà and Ana Rodà
* Dagli scuri cacciati
* Guido Costantino – progetto architettura
* Gli anni duemila
Suggerimenti di lettura
*Valutare un’opera d’arte
A cura del professore
Gianguido Fucito
Magazine Parcours – Art Contemporaine
*Non sei poi cosi lontana…… viaggio mnemonico nel paese dei Bruzi
Di Eduardo Rodà
*Stile magazine Montreal (PAGINA 24) ottobre 2015
*Per ulteriori foto su Pentedattilo visita:
Pentedattilo Nel Mondo (facebook - ALBUM)
https://www.facebook.com/pentedattilo.nelmondo?fref=photo
©Fotografia di Maria Teresa Bagnato – Pentedattilo - 2015
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