a circuito chiuso
Eduardo Rodà
ANNO IV No. 54
Vista d’insieme dell’installazione alla Galerie Action Art Actuel – 1996 - © Foto Archivi Rodà
“A Circuito chiuso”
vent’anni dalla mostra alla
galerie Action Art Actuel ·
“Un circuito chiuso
interno, in cui le immagini che scorrono sono perpetue, senza una fine ed un
inizio preciso. L’incapacità di comunicare con l’esterno, dove nessun scambio è
possibile,”
Le premesse della mostra alla
Galerie Action Art Actuel di St-Jean-sur Richelieu, dal sotto tema : FACSIMILI -
(IMMAGINE-MODELLO) pitture e disegni per
ordinatore di Eduardo Rodà, mi suggeriscono di
ritornare e riproporre lo storico dell’installazione.
Considerando gli sviluppi nel
tempo e la possibilità odierna di un maggiore riscontro mediatico, ho deciso di
riproporre per grandi linee.
“ …………..(Nel
nostro tempo che preferisce l'immagine alla cosa, la copia
all'originale, la
rappresentazione alla realtà, l'apparenza all’essere)…………”
METRODORA
1976, Demetrio Stratos (AREA) Gruppo
Rock Progressivo italiano
L'opera in quanto
"originale" dopo riproduzione, viene man mano ha perdere
"quell'aura" d'unicità. L'artista partecipa volontariamente ed
involontariamente alla riproduzione del suo lavoro. La copia, le copie del suo
uguale precedente assurgono.
La duplicata circola di più in più. L'originale raramente si
"espone". Nel mio lavoro volontariamente privileggio la copia del suo
uguale,precedente riducendo la distanza fra l'originale e la copia, cosi`si cancella
l'aura dell'unicità
Quando iniziai ha fotografare i miei lavori, per un bisogno pratico
fine a se stesso, da li in poi cominciò in mè ha maturare l'idea delle
simulazioni: d'un tempo tecnologico, cinematico un
tempo fatto di segmenti sequenziali come delle rappressentazioni di film
astratti.
Dal 1985 in poi,queste idee di simulazioni delle tecniche di riproduzione
d'immagine, per video e ordinatore fanno già parte delle mie preoccupazioni
estetiche.
(Piu-tardi) le tele divengono per similarità degli schermi,
da dove é possibile percepire delle immagini con punti di vista, inquadrature e
campiture-coloristiche diverse, similari a delle immagini filmiche dove il
nostro punto di vista si sposta con il movimento della camera.
La temantica ed il
medium dell’installazione alla galerie Action Art Actuel, rimane ancora
oggi d’attualità, l’incomunicabilità odierna vi trova riflesso, i pensieri
liquidi che nutrono i media sociali, con a tratto la unidirezzionalità dei contenuti
ad personam, poggiandosi sui dei falsi interattivi, segnano l’aria dei tempi.
Nel foyer attinente ai locali espositivi,
in mostra i disegni tracciati d’unico tratto in nero e dello stesso spessore,
per similitudine richiamano un disegno eseguito con l’ordinatore e stampante;
all’interno una serie di disegni di piccole dimensioni della serie Project Data Image effettuati questa volta con l’ordinatore, sono disposti
direttamente sul muro, richiamano il fruitore ad una scelta possibile del
background.
Fra le altre opere esposte, una è installata, come un
monolito in sospensione in double face ed è l'opera "vice-versa" referenza diretta al carattere appiattito degli schermi - tv. Qui ho considerato di sdoppiare
l'immagine e di raddoppiarla ancora imprigionando questo oggetto d'uno spazio tutto nero.
Il passaggio dalla piccola
superficie alla grande e al lavoro
sospeso é immediato e rapido, le dimensioni di grandezza sono variabili.
Facsimile 2 – acrilico su tela cm. 51x51x4.5 ciascuno – 1996 - ©
Eduardo Rodà – foto Michel Filion
Vista d’insieme dell’installazione alla Galerie Action Art Actuel – 1996 - © Foto Archivi Rodà
Instantané – acrilico su tela cm. 122x122x6 – 1996 - © Eduardo
Rodà – foto Michel Filion
Una serie di quattro tele delle
stesse dimensioni, disposte sulla stessa parete ripropongono la stessa
inquadratura, solo il colore al suo interno è cangiante.
Su un’altra parete, un grande
dettaglio, porta il titolo di Background.
Per finire con il lavoro piu
piccolo, Facsimile
2, un doppio, modello di se stesso, uno il riflesso dell’altro.
La lettura delle opere proposte
e le più recenti s'effettua principalmente in maniera circolare piuttosto chè
linearmente. Non essendo mio desiderio di privileggiare un inizio e una fine, ed
il tema della mostra lo conferma, la lettura si caratterizzata da
capovolgimenti successivi.
Quando parlo dei miei lavori due
nomi rivengono spesso: il colore e le tessiture.
É con la materia che le
similarità divengono più oggettive.
L'oggetto non é il fine in
assoluto ma la materia dell'arte.
L'oggetto mostrato, installato,
disegnato é il nuovo soggetto.
L'immagine appartiene alla
categoria degli oggetti.
E.R.
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