Transit - David Woll




DAVID BOWIE

RIP

La morte di David Bowie avvenuta il 10 gennaio, ci ha trovati un po tutti increduli e sbigottiti, di fronte ad una notizia cosi triste, come un fulmine a ciel sereno.
L’enorme eredità musicale ed il suo ultimo lavoro “BLACKSTAR”, del quale non abbiamo ancora avuto il tempo di scoprire le varie faccette, ha il sapore, con il senno del poi di un vero e proprio testamento musicale, un dono ai fedeli cultori plurigenerazionali del Bowie ed ai musicisti ispirati.
Assecondando un diretto suggerimento della cara Domenica di Toronto, alla quale mnemonicamente non sfugge niente, accetto di riproporre in omaggio, quello che scrissi tempo fa su David Bowie ed il mio amico David Mollet (Woll), un mio se pur modesto contributo alla memoria di quel che fù un grande genio postmoderno della scena musicale internazionale.

Eduardo Rodà






Transit - David Woll

si viaggiare…transitare

Di Eduardo Rodà









































  David Bowie in Cile – Own work – Jorge Barrios Wikimedia Commons

David Bowie, il duca bianco, famoso cantante inglese, seconda tappa dopo Londra, con la sua mostra itinerante è  retrospettiva, al  museo provinciale  dell’ Ontario, AGO, di Toronto. Mostra conclusasi il 27 novembre. Nelle varie sale presenti  oltre 300 oggetti dall’archivio personale dell’artista. Costumi e musica che hanno caratterizzato le sue apparizioni sui palchi di mezzo mondo;  50 costumi di  film, come “ Merry Christmas Mr. Lawrence “ del 1983, inoltre un’audio guida della compagnia Sennheiser, per apprezzare al meglio le sonorità esclusive e particolari della musica del Bowie.                                                                                                                The New York Times, saluta nella mostra  di – David Bowie, la sua musica e le sue visioni come un tandem, che raramente si vedono in un museo.
L’artista, icona inglese e internazionale, influenzato dai vari movimenti artistici, come: il surrealismo, l’arte nipponica, il teatro, i mimi e in  particolare  l’espressionismo tedesco di Berlino, città dove dopo tanti anni è ritornato ultimamente per incidere il lavoro: The Next Day. www.davidbowie.com, interessante cd, dagli ingredienti tipici bowiani.
Da questa cultura e fonte d’ispirazione per tanti altri artisti, metto l’accento, su un nome, David Woll, un giovane e talentuoso autore compositore e regista di film,  di Montréal, con il quale ebbi occasione di lavorare qualche anno fa` con il film Proscenium, un viaggio video su una mia installazione e del quale scrissi, in precedenza e all’uscita del suo primo cd, riproponendoLo ancora oggi, alla lettura.




                                                    Christine Roy - All Rights Reserved


Al “Divan Orange”, un 5/7 ben riuscito, con un pienone e dell’ottima musica. All’onore il giovane autore-compositore e interprete montrealese, David (M)Woll, per l’uscita e il lancio del suo album: Transit, 1° primo,  della sua nuova carriera artistica.

Si, poiche` eravamo abituati a vedere David Mollet, con il suo gruppo, The Diamond   Dogs, nelle vesti di interprete eccezionale, dell’epopea musicale dell’altro David…. Bowie. Il suo spettacolo, in quattro anni aveva fatto, un pò il giro del Québec, toccando i centri più grandi, con una tappa a Princeton NJ (USA).                                               
Quello che più ci aveva colpito, allora, come adesso, era stata la sua voce, identica a tratti a quella dell’artista inglese e la capacità d’interpretare la complessità dell’opera del Bowie, in tutti i particolari e persino nei costumi.





Christine Roy - All Rights Reserved



Finita l’avventura per così dire Bowieana, oggi, una nuova pagina, un nuovo capitolo, si aprono per l’artista David Woll. Per lui la musica e il canto gli scorrono nelle vene, così, naturalmente: cresciuto in una famiglia, dove la musica e il bel canto, sono stati il suo pane quotidiano. La madre pianista, Suzanne Blondin, interprete e accompagnatrice di musica da camera, nonchè professoressa al Conservatorio di musica e arte drammatica di Montréal e il padre, Pierre Mollet, fù celebre baritono. David (Mollet) Woll figlio d’arte? Certamente; l’ambiente in cui ha vissuto, giocò un ruolo importante sia sulla vita che  nelle sue scelte personali e di carriera artistica, per arrivare oggi, ad essere l’artista che conosciamo. Una considerazione da fare, forse  la più importante dopo aver ascoltato Transit: un simile timbro di voce, non ci lascia  indifferenti e ci fa rivivere delle influenze importanti altamente personalizzate al punto da indurci a seguire il prossimo futuro di David, è qui che troviamo, l’aspetto della novità, per i veri audiofili di un soft Rock più personale.

I viaggi, degli ultimi anni di David lo fecero transitare attraverso Berlino, Budapest, Costantinopoli, la Capadocia, Amsterdam, Parigi e naturalmente New York, sono alla base d’esperienze che appunto emergono in questa avventura, tutta sua sia di musica  che di parole: Transit.
Ascoltando, “Memories”, “Little Green Men” e in particolare  In My Head “, il pubblico transiterà con David. Scopriamo elementi essenzialmente Rock, fusi in uno stile piano-jazz e chitarre, che richiamano alla mente, l’epoca dei Road Movies, considerati film di genere tipicamente americani e non lontano da visioni care a Wim Wenders.  Da sottolineare poi che la Band è composta da musicisti sperimentati e rinomati che hanno suonato e suonano in complessi riconosciuti sul piano internazionale. Un CD che ha tutte le caratteristiche di un disco da collezione, che si proietta bene nel futuro; da non mancare, assolutamente.            

Per l’ ascolto dell’album in anteprima, andare sù:
Per selezionionare i brani cliccare sulla copertina del disco.



Eduardo Rodà – proscenio170@gmail.com
























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