quattro secondi
Eduardo Rodà
ANNO IV No. 55
Quattro Secondi
4 Secondes
sculture in legno policrome
………..(Attraverso la tridimensionalità voluta, che la mia pittura
diventa scultura ed oggetto, la materia diventa soggetto d’ispezione ed
entrambi diventano materia dell’arte)……….
Breve storia per titoli,
di un ciclo di sculture
(1) 4 secondes,
© 4 secondes– scultura in legno – cm. 80x80 ciascuno (cm. 320x80 l’insieme)– 1998/2002 - Eduardo
Rodà – Collezione Privata - Foto Archivi Rodà
È il ritmo che segna il tempo, i 4 sono
la distanza di tempo affinche’ i quattro movimenti, fissano l’immagine che ne
deriva sui pannelli, bassorilievi in legno grezzo.
L’inquadratura
fissa al centro e’ attraversata in verticale da una linea che si sposta in
senso orizzontale da destra verso sinistra, segnando ritmicamente i quattro
movimenti del fermo immagine che servono per completare l’azione cinetica,.
Le
sculture di questo periodo, sono strettamente legate alle stesse tematiche
della serie di pitture Background, ne amplificano in qualche modo il
campo di ricerca soffermandosi sui volumi in profondita’; il colore puntualizza
le superficie in materia, le tessiture abbondanti arricchiscono i piani e gli
esterni dei volumi per similitudine rimandano mentalmente ai grigi del metallo
poroso e grigliato.
Qui gli
ordini di grandezze percepibili, lasciano piena liberta’ al fruitore d’immaginare
le proprie scale dimensionali. Il soggetto oltre ad essere oggetto di scena,
diventa scena, palcoscenico da occupare, come nei personaggi modulari di Le
Corbusier che arricchiscono i suoi disegni preparatori.
Delle
quattro sculture che seguono in ordine, eccone i tratti i piu salienti:
(2) Proscenium orange,
© Scultura in legno e d acrilici- cm. 22x19.5x6.7 – 2000 –
Eduardo Rodà – Collezione Privata – Foto Michel Dubreil
L'interno arancione nella propria
monocromia, uniformemente scandisce i tre piani in bassorilievo, creando una inquadratura
volumetrica e chiaroscurale, un omaggio a tutti gli schermi, totem odierni,
d’informazioni a getto continuo.
(3) Proscenium – uno -
blu
© Scultura in legno ed acrilici - cm. 39x44x9.6 – 1999 – Eduardo Rodà – Collezione
Privata – Foto Michel Dubreil
Bassorilievo in profondità accentuata, come in Proscenium Orange, sono chiamati ad una percezione frontale, l’esterno in grigio
metallo, testurato a griglia, simula il pixel, come in tutte le altre sculture,
l’interno blu ultramare, zona in ombra, si imbellisce graziosamente.
(4) Backstage,
© Scultura in legno ed acrilici - cm. 23x23x10 – 2001- Eduardo
Rodà – Collezione Privata - Foto
Michel Dubreil
Si sviluppa aprendosi verso il dietro, in un doubleface
tridimensionale i piani verticali in giallo e l’inquadratura arancione di un
fondo nero, si trovano circoscritti
all’interno di un quadrato dipinto in albicocca, con il suo esterno in
grigio.
(5) Mise en scène
© Scultura in legno ed acrilici - cm.
22.5x46x10 – 2001 – Eduardo Rodà – Foto Michel Dubreil
Le proporzioni immaginate per questa scultura facilmente
s’intuiscono dal titolo dell’opera, come in una scena dove la presenza umana e
i suoi movimenti la definiscono.
Caratterizzata,
da una scala cromatica di blu, di nero e albicocca, si sviluppa in orizzontale
come contenitore di forme verticali, pannelli colorati che si muovono
idealmente a destra ed a sinistra, al fruitore il libero arbitrio del pensiero
creativo, una interazione auspicabile.
“La scultura ci rassicura che il virtuale ha i suoi limiti, il
bisogno dell’individuo di vivere la tridimensione e di non rinunciare a toccare
con le mani la materia. L’oggetto in quanto tale ha occupato a priori gli spazi
mentali ed è in concreto l’epilogo del pensiero”.
E.R.
*
Bernard Lamarre
1931 – 2016
Ingegnere di professione, fondatore della società SNL
Lavalin.
Passionato d’arte e collezionista, ispirò la
collezione Lavalin, fatta in prevalenza d’artisti canadesi.
Negli anni ’90 la collezione venne acquisita dalla Provincia del Québec per poi essere ceduta al
Museo d’Arte Contemporanea di Montréal il MAC.
Francesco Fortino
1935 - 2013
Amico di
gioventù, nella seconda metà degli anni ’70 frenquentammo assieme l’Accademia
Albertina delle Belle Arti di Torino,
Originario
di San Basile in Calabria si stabilì a Torino con la famiglia.
Artista
Multidisciplinare Fortino fù un profondo conoscitore della tecnica di fusione a
“cera persa” e per le opere grafiche lavorava come gli artisti di un tempo, maestri
d’arte: disegno, incisione su lastra e stampaggio con il torchio che lui stesso
aveva costruito.
Pittore e
scultore, apprezzato per le sue opere interazionali, membro fondatore del
gruppo OPERA 80: insieme a Ferruccio D’Angelo ed Eduardo Rodà, esposero nel
1980 come gruppo, alla galleria Centro Parete di Torino ed inizia così per i tre una fruttuosa
carriera artistica.
Appare su
riviste, cataloghi e libri d’arte,
numerose le sue mostre personali, collettive e le recenti retrospettive
Morto nel
2013, solo in questi giorni ne ho avuto notizia, lo ricordo con profonda stima
e rispetto,
Un invito alla lettura del catalogo della mostra retrospettiva
postuma di Francesco Fortino
i 5
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* Studio visit
* Dagli scuri
cacciati - proscenio
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Eduardo Rodà
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