Guido Nincheri - sacro e profano
Guido Nincheri - sacro e profano
(Pubblicato
il 4 aprile 2010)
Chiesa
della Difesa, Montreal (W.
Commons)
Se
Guido Nincheri, lasciando l’Italia
per sempre, diretto in Argentina con la moglie, non si fosse fermato a Boston,
probabilmente la sua vita sarebbe stata diversa e noi non saremmo qui a parlare
di lui, destino volle, chiamiamolo cosi.
Nincheri nasce a Prato in
Italia: il 29
settembre 1885 e muore a Providence, Rhode Island il 1 marzo 1973. Ha ricevuto
una formazione classica, all”accademia delle belle arti di Firenze, la sua è
una formazione accademica multidisciplinare, è un costruttore di chiese, come
solo i toscani sono capaci a fare, nella pura tradizione del Brunelleschi.
Nel film good morning
Babilonia, dei fratelli Taviani, si parla di artigiani costruttori di chiese,
gli stessi che emigrati negli Stati Uniti d”America, si mettono in luce, solo
con
le proprie capacità. Un
altro regista, americano , affermava :
“ Chi è che là costruita? Chiede
il signor D.W. Griffit- qualcuno risponde: è il padiglione italiano ! questi maledetti italiani………… è di loro
che ho bisogno! “ Qui siamo in piena epoca d’espansione del cinema
americano, l’America si costruisce anche con l’apporto dei qualcuno venuti da
un’altra parte.
Guido Nincheri, dopo
aver costruito l’opera di Boston, come primo progetto, si trasferisce a
Montreal dopo un anno, il Québec di allora, profondamente cattolico, stenta a
entrare nella modernità avanguardo-futurista, è di costruzioni che ha bisogno e
maggiormente di chiese.
Nincheri, ben presto,
si taglia una posizione di prestigio, come artista completo, intervenendo nella
costruzione delle chiese , affiancando gli architetti, concepisce gli arredi
interni, affresca le pareti e le cupole,( inoltrando l’affresco in
America), fa le vetrate, che piu
che essere dei semplici vetri colorati, sono delle vere pitture su vetro. Nel
suo studio-laboratorio, situato al 1832, sulla via Pie IX a Montréal, ( ancora
oggi esistente), casa in stile Art-Déco, prestata dai fratelli Dufresne, nascono
tutte le opere del Nincheri.
Lo studio di Guido Nincheri a Montreal. (W.Commons)
Siamo nel 1921, aiutato dal suo apprendista Matteo Martirano
( che negli anni 80, farà poi le vetrate della chiesa Maria Ausiliatrice a Rivières
des Prairies ), e di alcuni impiegati, che inizieranno i lavori allo Châteaux
Dufresne, affreschi e vetrate sono all”onore. All’epoca,
la ricca borghesia francofona, si attorniava nelle propie dimore di lusso, di
oggetti d’arte, tele e affreschi, così da dimostrare la propia scalata sociale.
Sempre nello stesso studio e le stesse maestranze, Nincheri costruisce, 5000
vetrate, nell’arco della sua carriera artistica, che possono essere ancora
ammirate, in oltre 200 chiese : nel Québec, in Ontario e in alcuni stati della
Nuova Inghiltera.
Guido Nincheri,
realizza gli studi preparatori, i modellini e le pitture sui vetri, che poi
vengono riprodotti in scala su dei cartoni, dove vengono tagliati i vetri,
pitturati e finalmente installati nelle chiese e nelle abitazioni. I soggetti e
le storie al quale si ispira l’artista, sono direttamente ispirati dalle sacre scritture.
Nella chiesa Saint-Léon di Westmount a
Montréal, oggi classificata sito storico
nazionale canadese, possiamo ammirare quella che oggi definiremmo, “opera
totale”, architettura, decorazioni, mobili, vetrate, pitture e affreschi, il tutto interamente
concepito ed eseguito dal Nincheri e le sue maestranze, per me rimane forse il
piu bel esempio dell’artista italiano. Nella chiesa Madonna della Difesa, (anch’essa sito storico ), nella piccola Italia, in via Dante,
quello che colpisce una volta dentro è l’immensità della cupola centrale,
conosciuta dai piu, per l’affresco raffigurante il Duce a cavallo.
Petit Salon Maison Oscar Dufresne, Montreal. (W.Commons)
Il Nincheri, era sua
abitudine inserire negli affreschi dei personaggi conosciuti nella comunità, oppure i mandatari del lavoro, come si faceva
nell’umanesimo e rinascimento in
Italia. Tale avventura costò non pochi guai, all’artista, che nel 1940, in
piena seconda Guerra mondiale, viene internato nel campo di Petewawa, dal
governo canadese, come tanti altri artisti, intellettuali, uomini d’affari e
cittadini normali, molti gli italo-canadesi, circa 700 persone, la sola colpa,
quella di essere italiani e quindi considerati vicino al fascismo.
Siamo nel 2010, oggi
il Châteaux Dufresne e lo studio Nincheri,
formano il complesso museale Dufresne, unico nel suo genere, è probabilmente in
un prossimo futuro diventerà l’unico museo nelle americhe ad essere dedicato ad
un’artista italiano.
Incoraggio fortemente
a visitare la mostra: Nincheri.Profano,
fino al 12 settemre -10, al musée
du Châteaux Dufresne, (rue Sherbrooke est e Pie
IX), dove si trova l’opera profana la piu celebre e la piu importante di Guido
Nincheri in Canada.
La mostra mette
l’accento sulle influenze dell’artista e i temi profani che abitano le sue
opere, che siano affreschi, tele e vetrate che abbellivano le sontuose dimore
private, della ricca borghesia canadese
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